The Darkest Star. Il libro di Luc (Origin Vol. 1) (Italian Edition) by Jennifer L. Armentrout

autore:Jennifer L. Armentrout [Armentrout, Jennifer L.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2018-11-06T16:00:00+00:00

17

Non dormii granché giovedì notte. Non riuscivo a rilassarmi. Continuavo a ripensare alle cose che avevo scoperto su Luc e su Dedalo, oltre che allo stranissimo avvertimento di Chas.

Stai lontana da questo posto. E da Luc.

Perché l’aveva detto? Perché ero un’umana? Volevo credere che fosse l’unica ragione, ma l’istinto mi suggeriva che c’era dell’altro. Hai visto cosa mi è successo. Sì, l’avevo visto. E non lo avrei dimenticato così in fretta.

La cosa peggiore era non poterne parlare con nessuno. In ogni caso, dubitavo che qualcuno fosse disposto a credere a una storia su gruppi governativi segreti, Origin, ibridi. Non c’era bisogno che Luc mi dicesse di tenere la bocca chiusa. Non avevo intenzione di correre rischi.

Chi scopre la verità, finisce per sparire.

Non era una prospettiva allettante.

Trascorsi la notte a rigirarmi nel letto, addormentandomi solo poche ore prima di alzarmi. Rimasi di cattivo umore per tutto il giorno, e l’assenza di notizie da Luc non fece che peggiorare la situazione. Non che mi aspettassi di sentirlo... anzi, sì, forse un po’ me lo me lo aspettavo. Avrei voluto inviargli un messaggio, solo che... mi sembrava, non so, troppo personale, anche se non aveva senso, perché gli amici si sentono di continuo. Ma... noi potevamo definirci amici? Come potevamo, se lo conoscevo appena? Se persino ammettere che, in qualche rarissimo momento, vederlo come amico mi faceva sentire... strana?

Così non gli scrissi.

Né lui scrisse a me.

Tutto sotto controllo.

«Stai bene?» chiese Heidi mentre raggiungevamo il parcheggio, dopo la scuola.

«Sì.» Alzai gli occhi verso il cielo nuvoloso. «Perché?»

«Sei molto silenziosa.»

Davvero? «Non ho dormito bene stanotte.»

Zoe ci raggiunse all’inizio della salita. «Hai l’aria di chi ha bisogno di farsi una bella dormita.»

Ridacchiai. «Parole sante.»

«Luc ti ha tenuta sveglia, ieri sera?» suggerì Heidi, ammiccando.

«Cosa? No.» Avevo raccontato a entrambe di essere stata al Foretoken. Ovviamente avevo tralasciato... tutto il resto. Quando mi avevano chiesto se avevo scoperto qualcosa sul conto di mia madre, mio malgrado avevo mentito. «Non riuscivo a dormire, tutto qui. Emery ha tenuto sveglia te, ieri sera?»

«Magari» sospirò Heidi.

Stavo per chiederle se si erano viste, ma Zoe, che mi camminava davanti, si fermò di scatto. «Che diavolo...?»

Curiosa, le girai intorno. C’era una macchina ferma in mezzo al parcheggio, proprio nel punto in cui bisognava passare per uscire. Era un modello nuovo, una Ford. Alcune persone si fecero da parte.

«Non è l’auto di Amanda, quella?» April sbucò dal nulla e ci passò accanto, con la bionda coda di cavallo al vento.

«Non saprei» rispose Zoe.

April superò un gruppetto. «Sì, è proprio la sua auto.»

Io seguii April, lanciando un’occhiata a Zoe che alzò le spalle. Amanda non era venuta a lezione di chimica, ma se c’era la sua macchina...

Fu un attimo.

«Oh mio Dio.» Dopo aver sbirciato il sedile anteriore, la ragazza indietreggiò dalla vettura, lasciando cadere la borsa.

La vidi anch’io, prima di avere il tempo di distogliere lo sguardo ed evitare di assistere a una scena che non avrei mai più dimenticato.

Amanda era seduta al volante, rigida. Per un attimo avevo creduto che stesse guidando, che fosse

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